Architettura sostenibile: di cosa si tratta e perchè è importante
Negli ultimi tempi si stanno facendo sempre più largo nell’edilizia i concetti di “sostenibilità” ed “ecocompatibilità”, temi che riguardano praticamente l’intera realtà che ci circonda e che diventano imprescindibili in un’epoca dove le risorse non rinnovabili stanno andando via via esaurendosi e il surriscaldamento del pianeta sta inevitabilmente portando ad una forte alterazione dell’ecosistema. Ecco perchè lo sviluppo sostenibile sta diventando una prerogativa, specialmente in campo edilizio.
Soluzioni di questo tipo le abbiamo già viste in molte occasioni: ad esempio, in molti ricorderanno le C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) realizzate in seguito al sisma del 2009, che devastò L’Aquila e il suo comprensorio. Già allora si cominciava a diffondere largamente il principio dell’architettura ecosostenibile, ovvero della necessità di progettare e costruire edifici che oltre ad essere pienamente efficienti dal punto di vista energetico siano anche in grado di avere un impatto ambientale praticamente ridotto al minimo. Applicare in architettura il concetto della sostenibilità significa puntare ad un livello di qualità che si basa su un uso limitato delle risorse, un basso impatto ambientale e un alto livello di benessere per coloro che abiteranno o lavoreranno nelle diverse strutture.
La realizzazione di immobili sostenibili viene vista ancora come un qualcosa di “futuristico”, ma in realtà, specialmente negli ultimi tempi, stiamo assistendo ad un diffondersi di abitazioni con queste caratteristiche. Anche perchè lo stabiliscono le nuove direttive emanate dall’Unione Europea: dal 1 gennaio 2021, infatti, tutti gli edifici di nuova costruzione od oggetto di importanti ristrutturazioni dovranno rispettare determinati requisiti di prestazione energetica, sia a livello strutturale sia per quanto riguarda l’impiantistica.
E’ qui che l’architettura sostenibile gioca un ruolo fondamentale, dato che garantisce non soltanto un risparmio energetico e una conseguente riduzione dei consumi, ma anche una serie di interventi che vanno a preservare l’ambiente circostante e consentono alla struttura di inserirsi nel contesto nella maniera più “armoniosa” possibile. Tuttavia, va precisato che un’abitazione sostenibile non è quella che si dota di impianti fotovoltaici o pannelli solari: la bioarchitettura considera importantissimo lo sfruttamento delle energie rinnovabili (unitamente ad un sistema di accumulo fotovoltaico in grado di immagazzinare l’energia prodotta e sfuttarla in un secondo momento, ndr), ma deve accompagnarsi a molti altri elementi fondamentali per un edificio che possa dirsi pienamente sostenibile.
Tra questi, oltre all’efficienza energetica complessiva e alla sostenibilità di tutti i materiali impiegati per la costruzione (dalla produzione, al trasporto, al riciclo a fine opera), vanno considerati primari un uso efficiente della risorsa idrica, tramite dispositivi per il risparmio idrico e il riciclo delle acque meteoriche e di smaltimento, e l’utilizzo di materiali a basse emissioni che mantengono sempre molto elevata la qualità dell’aria. Inoltre, un’abitazione pienamente sostenibile deve dotarsi di un comfort acustico caratterizzato da barriere fonoisolanti sia verso l’esterno che all’interno degli ambienti.
Nella bioarchitettura, elemento di grande importanza è anche l’uso di fonti di energia naturali e alternative come la biomassa, che ha un impatto bassissimo sull’ambiente e consente un grosso risparmio sulla bolletta (anche fino al 50% rispetto ai metodi tradizionali).
Altro particolare da non trascurare è l’orientamento dell’edificio, che può apparire una banalità ma risulta invece decisivo per permettere all’abitazione di sfruttare al meglio l’illuminazione naturale. Inoltre, va considerata l’installazione di un impianto di ventilazione meccanica, visto che l’isolamento a cappotto e gli infissi a tenuta ermetica riducono la ventilazione naturale. Infine, per quanto riguarda i materiali da costruzione è sempre meglio privilegiare l’utilizzo di prodotti come legname e pietre provenienti da luoghi prossimi all’abitazione.
Una casa o un luogo di lavoro che rispetta tutti i criteri di sostenibilità consente di vivere in un ambiente confortevole, con uno scarso consumo di energia, una netta diminuzione delle emissioni nell’atmosfera e un notevole risparmio per l’utente.